L’ira dei grandi sui volti dei piccoli

Tutto il significato della bruttura dell’uomo, racchiuso nelle immagini con il volto insanguinato dei bimbi ricoverati nell’Ospedale Oncologico di Kiev. È quanto di peggio la ferocia della guerra possa esprimere nel suo già pessimo significato di pazzia umana. Putin ha ormai toccato il fondo dell’odio e dell’accanimento bieco nei confronti di Zelenskiy e dell’Ucraina. Eppure l’Europa, l’America e il mondo stanno a guardare, inermi, quasi fosse ormai abitudine di comunicazioni giornaliere che non fanno più notizia. Mentre è aberrante il pensiero che la mente umana possa accanirsi con questa malvagia azione punitiva, bombardando il luogo di cura oncologico di un ospedale pediatrico. Proprio là, nel centro di Kiev, dove è inaccettabile che i bambini vengano feriti e uccisi dalla guerra. Un raid russo contro infrastrutture civili, dove abbiamo visto medici con il camice sporco di sangue che si sono adoperati a sgomberare le macerie di un ospedale cui si dovrebbe rispettare la sacralità dell’intoccabile, del non sfiorabile neanche dal più maligno pensiero maniacale. Ma è pazzia, è superarsi nell’ambito della corsa al più malvagio della storia dell’umanità. 20 morti e 61 feriti nella sola capitale Kiev, mentre si scava tra le macerie per dare aiuto a tanti civili colpiti dal raid russo. Tutto questo immane accanimento di mente distorta e maniacale, fa pensare anche alla strafottenza di non volere rispettare il diritto umanitario internazionale, in cui gli ospedali godono di una protezione speciale. È il luogo del dolore, della sofferenza umana già bersagliata dal crudele destino di vita personale. Eppure, neanche questo frena l’impulso di colpire e finire vite di civili, bambini che già lottano per non morire di cancro. E che dire altro sull’uomo, sulla sua esistenza, sul significato della vita contro la morte e della morte contro la vita. È già tutto detto!

Salvino Cavallaro

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